Uno per tutte, tutte da uno
tratto dalla rubrica "Informatica" della rivista web e cartacea MyInformando.it
di Armando Pagliara, (aggiornato il 23/01/2021)
Non si tratta di una variante del motto di un romanzo di Alexandre Dumas (né delle gloriose qualità di un focoso amante), ma di una frase che vuole mettere in luce una funzionalità essenziale degli smartphone, da molti sottovalutata e, forse, quasi considerato un obbligo senza motivo: si tratta dell'account di backup.
Integrato in tutti i tipi di smartphone, ci permette di avere accessi a molteplici funzionalità, ecco perché "uno [account] per tutte [le funzionalità]" e quindi "tutte [le funzioni] da uno [account]".
Che sia Windows (per Nokia), iOS (per Apple iPhone) o Android (per tutti gli altri modelli), tutti i sistemi operativi (OS – operating system, software per il funzionamento di base montato su ogni tipo di elaboratore) montati sui disposibivi mobili obbligano gli utilizzatori a creare, al primo utilizzo, tale account o ad accedere a quello già esistente. Ma cos'è?
L'account di backup rappresenta un account (insieme di funzionalità, strumenti e contenuti attribuiti ad un nome utente in determinati contesti operativi e accessibile mediante svariati sistemi di protezione, come l’utilizzo di una password – parola d’ordine) associato a tutte le funzioni che uno smartphone (o qualunque altro strumento elettronico dell’era digitale) dovrebbe offrire, tra le quali rubrica e calendario, gestione della posta elettronica, l'accesso ad un “negozio” (store) on line che offra la possibilità di acquistare applicazioni musica o libri, oltre ad offrire un aspetto sociale e la gestione documentale in cloud computing (in italiano “nuvola informatica”, insieme di risorse informatiche, come archiviazione, elaborazione o trasmissione di dati, erogate on demand, cioè solo quando necessario, attraverso l'utilizzo di una connessione Internet).
È fondamentale non essere superficiali nella creazione di tale account (e ricordare sempre la password!) poiché un servizio del genere non solo sarà associato ai nostri dati personali (informazioni relative ai nostri dati anagrafici) e dati sensibili (dati la cui raccolta e trattamento sono soggetti sia al consenso dell'interessato sia all'autorizzazione preventiva del Garante per la privacy) ma a tutta la nostra rubrica. Questo vuol dire che lo smarrimento delle credenziali o la possibilità che queste entrino nelle mani di un malintenzionato, rischiano di rendere pubbliche tutte le informazioni memorizzate, come indirizzi e i numeri di telefono dei nostri contatti.
La comodità dell'account di backup sta soprattutto nella semplicità di ripristino di rubrica e calendario nel momento in cui si cambia cellulare, insieme alla lista di applicazioni installate: la sincronizzazione (che si può abilitare anche a contenuti multimediali come le foto) ci permetterà di recuperare tutti i contatti del vecchio telefono; è perciò molto importante ricordare nome utente e password al momento della creazione, configurando con cura anche le modalità di recupero in caso di smarrimento, poiché è molto probabile che un account del genere ci farà compagnia molti, molti anni!
Attenzione ai minorenni: è cura dei genitori insegnare certe politiche di gestione ed assicurarsi che vengano rispettate, poiché nei giovani tra i 12 e i 18 anni (ma spesso in età ancora più precoce) non vi è un adeguato controllo di questo tipo di strumenti a causa della poca conoscenza reale che i genitori hanno verso questi dispositivi elettronici.
Nel prossimo articolo continuerà il nostro percorso per essere consapevolmente digitali tramite una panoramica al nostro “ufficio portatile” nascosto nel nosto smartphone.