E l'Italia ricomincia da capo...

...ancora una volta. E sempre mettendo pezze su pezze.

di Armando Pagliara, (aggiornato il 23/01/2021)

Devo ammettere che negli ultimi mesi non ho per nulla seguito la politica, né mi sono interessato più all'infame destino che stava (sta) attraversando questo nostro "bel paese", o' paese do' sole, o' mare, a' pizza, come dall'estero citavano i nostri fratelli emigranti.
Oppure "mafia e mandolino", per chi voleva insinuare corruzione (ci avrà visto giusto?). Ogni volta noi siamo sorridenti e fingiamo che vada tutto bene senza tener conto dell'eterna frustrazione che ci portiamo addosso fin da epoche antiche.

Cambiano i regimi, cambiano i governanti, ma la sostanza resta quella. Dante Alighieri descrive l'Italia così nel VI canto del Purgatorio: "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!".

Non sto seguendo la politica, dicevo, e all'improvviso cosa trovo? Che ci cambiano il governo! E per l'ennesima volta ci apprestiamo a coprire con pezze delle macchie indelebili lasciate da precedenti giurisdizioni. Pezze che aumenteranno solo il volume della macchia...
Barack c'ha visto giusto: l'Italia è marcia; cacciare Berlusconi non migliorerà lo scenario attuale. La politica va fatta da zero. In tutti i sensi.

E più si va avanti e più perdo le speranze di vivere una vita serena per la mia famiglia. Per mio figlio. Possibile che solo l'emigrazione risulta, attualmente, l'unica soluzione?

Commento di Armando
del 22/11/2011
Già. Che peccato però...
Commento di Angelo
del 20/11/2011
Possibile che solo l'emigrazione risulta, attualmente, l'unica soluzione? Si.
Commento di paco
del 19/11/2011
il sistema nazione con un grosso sistema informativo... in effetti il paragone purtroppo regge
Commento di Armando
del 18/11/2011
Sì, e come ben sai, anche nei sistemi informatici, l'aggiunta di pezze non fa altro che complicare la possibilità di aggiustare davvero tutta "l'architettura"...
Commento di paco
del 18/11/2011
a furia di rattopparci somigliamo ad arlecchino.