Emergenza idrica in provincia di Salerno

Centinaia di sfollati, milioni di euro di danni

di Armando Pagliara, (aggiornato il 23/01/2021)

Nell'autunno del 2010 il maltempo sta distruggendo il nostro Paese un po' ovunque.
Nord, centro e sud stanno cedendo sotto l'inarrestabile forza della natura che con le piogge continue provoca cedimenti, frane e allagamenti.
Questo tipo di disastri naturali vengono spesso ricordati in funzione delle persone che ne vengono colpite.

Così titola il Corriere del Mezzogiorno dell'11 novembre 2010: Salernitano sott'acqua, 1.500 sfollati.
Nel bel Cilento del film Benvenuti al Sud hanno straripato i fiumi Tanagro, Sele e Solofrana, allagando le zone, mentre per oltre mezza provincia si verifica il più grande disastro idrico della storia della Campania: mezzo milione di persone senz'acqua, "a cominciare dalla zona orientale di Salerno per finire a Santa Maria di Castellabate nel Cilento, passando per Pontecagnano, Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Battipaglia, Eboli, Campagna, Serre, Albanella, Montecorice, Ogliastro Cilento e Cicerale" (Corriere del Mezzogiorno).

La causa di questo disastro sembra essere stata proprio la pioggia che, facendo straripare i fiumi, ha staccato una conduttura principale. E nei 14 comuni rimasti a secco stanno distrubuendo proprio l'acqua con le autobotti.
Vi lascio con un'immagine della fila di gente e dell'autobotte nel Parcheggio Centola di Pontecagnano Faiano, scattata da me, mentre mi reco a prendere l'acqua per l'ufficio.