Una società virtuale, vendicativa e piena di odio
Sete di riscatto sui mali "altrui"
di Armando Pagliara, (aggiornato il 23/01/2021)
Questo articolo nasce come un'anlisi involontaria della società odierna (almeno quella italiana), dove dal monitor del proprio PC (o tablet, o smartphone, poco conta) ci si sente forti, uniti, giusti, vendicativi e pieni di odio. Ma perché sto affermando ciò? Ecco il perché.
Sulla pagina facebook di Leggo, famosa e gratuita testata giornalistica, a fine settembre 2017 mi imbatto in una strana quanto macabra notizia: "Papà il mio ragazzo mi ha picchiata: l'uomo sequestra il 18enne e lo uccide di botte". Attenzione, perché "uccide di botte" non è detto in senso metaforico, ma letterale: il ragazzo (originario dell'Oklahoma, così come la ragazza e suo padre) è stato proprio assassinato dal vendicativo (o, come qualcuno ha scritto "severo, ma giusto") padre della ragazza.
A tal punto sono andato a leggere i commenti sotto l'articolo non ho potuto fare a meno di restare negativamente esterrefatto per la stragrande maggioranza di questi, tutti orientati a fomentare odio e il senso di giustizia privata che questo poco scaltro signore dell'Oklahoma ha avuto (e per il quale ora rischia grosso a livello penale).
Senza fare nomi, ovviamente (ma qualcuno più scaltro troverà sia la notizia che i commenti), voglio riproporre un po' il pensiero collettivo di questa società italiana, che stento a credere sia capace di comportarsi in questo modo, se non protetti da uno schermo.
La frase "ha fatto bene" è quella che ricorre più spesso, allorché mi accingo a scrivere io (e al mio commento sono state date ben 67 risposte...) quanto di seguito: "Siete fuori a commentare così... Ma vi rendete conto cosa state dicendo? Qualcuno di voi è genitore? Non si possono leggere commenti del genere. Ci sono tante vie per fare giustizia. Un genitore SANO avrebbe portato la figlia a denunciare il ragazzo alla polizia, mentre lui ha scelto la via della delinquenza. Ora la ragazza si trova una morte sulla coscienza e un padre in galera. Bravi loro e bravi voi che avete commentato in questo modo. Senza parole".
Indovinate un po' cosa ha scatenato il mio commento? Ovviamente ancora più spirito di vendetta e di odio. Vi ripopongo di seguito le risposte più "divertenti" (volendo sdrammatizzare), lasciando inalterate anche le esagerate sgrammaticature (il che fa pensare che, forse, a fomentare l'odio, sia una fetta di popolazione di cultura medio-bassa), seguite dal mio pensiero (che, ovviamente, non ho scritto)... (la lista dei commenti continua su MyInformando.it)