La scuola e l'informatica: le tecnologie
Una panoramica su mezzi e strumenti
di Armando Pagliara, (aggiornato il 23/01/2021)
La didattica (come già introdotto nel precedente articolo) è quella parte della pedagogia che ha per oggetto l'insegnamento e i relativi metodi. Proprio in virtù della vastità degli ambiti che questo termine abbraccia diventa complesso riuscire a definire cosa si possa intendere con il termine tecnologie didattiche.
Ci sono, di base, due scuole di pensiero per definire il termine tecnologie didattiche:
- l'uso della tecnologia (cioè i mezzi) nella didattica
- l'applicazione delle scienze del comportamento alla didattica.
La prima riguarda l'analisi e l'utilizzo degli strumenti tecnologici più appropriati per favorire l'apprendimento dei discenti, per cui è più coerente denominarle tecnologie per la didattica mentre la seconda riguarda la progettazione e la valutazione sistemica di “modelli di apprendimento”, utilizzando le conoscenze derivate dalle teorie psicologiche, evolutive e comportamentali: quest’ultima è definita tecnologia didattica.
Le due definizioni sono in stretta correlazione: all'interno della seconda (nelle fasi di progettazione e realizzazione di un modello di apprendimento) si utilizzeranno le tecnologie della prima.
Ovviamente ciò che interessa a noi (nella rubrica informatica) sono i mezzi, quindi le tecnologie per la didattica.
L’insieme delle tecnologie per la didattica è costituito da tutti quegli strumenti (in genere hardware o software) che possono essere utilizzate per facilitare l'apprendimento degli studenti e l'insegnamento da parte dei professori. Alcune potrebbero essere state inizialmente inventate per altri fini.
Qualsiasi processo di apprendimento – qualunque sia la sua strategia – si serve di qualche tecnologia e di qualche strumento didattico. La semplice penna, la scrittura, il libro, la stampa, la lavagna, o anche le tavolette di cera, ecc., sono degli strumenti didattici: proprio per questo, quando parliamo di tecnologie per la didattica, non dovremmo fermarci a pensare solo, per esempio, al videoregistratore o al computer.
Volendo descrivere e classificare gli strumenti didattici, si potrebbe scegliere un criterio cronologico ed elencarli in ordine di invenzione o introduzione nei processi educativi. Partendo dagli “strumenti tradizionali” per la didattica, potremmo includere i quaderni, la lavagna, i libri, le carte geografiche, che sono ancora oggi i mezzi più utilizzati nella didattica quotidiana delle nostre scuole, anche se sono stati introdotti nelle aule scolastiche da molti decenni, se non secoli.
Proseguendo sull’asse temporale arriviamo alla televisione, al cinema, ai registratori video o audio, ai proiettori di lucidi o diapositive, fino a giungere, ovviamente alle tecnologie digitali, come i computer, i CD, le reti telematiche e tutti quei mezzi sia hardware sia software che la rivoluzione digitale ha introdotto in ogni aspetto della nostra vita e che stanno faticosamente entrando anche nelle aule scolastiche, come LIM, tablet e registri elettronici, promettendo di modificare profondamente i processi di apprendimento degli studenti, oltre ad intervenire attivamente nella gestione dell’inclusione per studenti con difficoltà o disturbi d’apprendimento.
Per chiudere la panoramica, è possibile pensare di dividere gli strumenti didattici in quattro gruppi, in base ad una progressione logica della comunicazione didattica, intesa come somministrazione delle informazioni agli studenti:
- il gruppo dei mezzi di comunicazione che prevedono le scene cinetiche (cioè in movimento, come televisori, videoregistratori, videoproiettori, film, documentari);
- il gruppo dei mezzi di comunicazione che prevedono immagini statiche (fotografie, disegni, quadri);
- il gruppo dei mezzi per comunicazione che prevedono testi orali e scritti (lavagna, libri, quaderni, registratori audio);
- il gruppo dei mezzi multimediali (computer, LIM, ipertesti, reti telematiche, strumenti software).
L’ultimo gruppo, ovviamente, rappresenta il focus di questa serie di articoli dedicati all’informatica per la didattica.